Le api: grandi ardori in un piccolo cuore
<<...Dell'alvear si curano le anziane E attendono a disporre le cellette e a costruir con arte le dimore; invece le più giovani ritornano sfinite, a notte fonda, con le zampe tutte intrise di timo. Svolazzando suggono azzurri salici e corbezzoli, la Cassia e lo zafferano giallo, giacinti blu e tigli cerei. Tutte insieme riposano e faticano. Irrompono dalle porte all'albeggiare, non poltriscono; e quando infine Vespero le richiama dai campi e dal raccolto, soltanto allora tornano ai ripari e si curan di se': fanno grande strepito ronzando attorno all'arnia e alle soglie. Poi, non appena son composte al sonno,regna la notte tacita e abbandonano le membra stanche al meritato riposo.>> Publio Virgilio Marone, Le Georgiche, IV, I sec. a.C. Immagine: Eros e Venere, A.Durer 1514