Intrecci dai profumi soavi
"...Vieni qui, o bel fanciullo: ecco che a te le Ninfe recano canestri pieni di gigli; una candida Naiade, cogliendo pallide viole e la sommità dei papaveri, vi congiunge bene il narciso e il fiore odoroso dell'aneto; poi intrecciando la cassia e altre soavi erbe, screzia i molli giacinti con la gialla calta. Io stesso coglierò le cotogne bianche per la tenera lanugine, e le castagne, che la mia Amarilli amava; aggiungerò le ceree prugne ( si onorerà anche questo frutto), e voi, o allori, coglierò, e te, mirto, che cresci vicino, perché così disposti mescolate profumi soavi". (Publio Virgilio Marone, Bucoliche, II) Immagine: particolare di un affresco della Villa di Livia (40-20 a.C.)